Gamification: una strategia di loyalty tra mito e leggenda, ma può aiutare davvero?

Con “Gamification” non si intende semplicemente “trasformare tutto in un gioco”. Si tratta piuttosto di utilizzare elementi tipici del game design (come punti, badge, classifiche, sfide, progressi, storytelling, ecc.) per coinvolgere le persone, motivarle a compiere determinate azioni e migliorare la loro esperienza in un determinato contesto, che può essere il lavoro, l’apprendimento, la salute o appunto, il marketing.

Durante la pandemia, si è manifestato nel consumatore medio, soprattutto tra i giovani, il bisogno di evasione e di distrazione dalla quotidianità resa monotona dal confinamento domestico. I videogiochi hanno offerto una soluzione immediata a questa esigenza, proponendo un intrattenimento accessibile e coinvolgente. Proprio dai videogame derivano numerose meccaniche di gamification, in continua evoluzione grazie alle innovazioni del settore. Una delle applicazioni più diffuse della gamification nel marketing riguarda i programmi fedeltà. L’integrazione di elementi di gioco in questi programmi si rivela un metodo efficace per incentivare la fedeltà a un brand o a un prodotto. I programmi fedeltà tradizionali, basati su semplici accumuli di punti o carte fedeltà, spesso risultano poco coinvolgenti.

Ma come iniziare con la gamification nel proprio business?

La gamification, se implementata correttamente, può essere uno strumento molto efficace per il loyalty marketing, in grado di aumentare il coinvolgimento, la fidelizzazione e le conversioni. Non si tratta di una “bacchetta magica”, ma di una strategia che richiede una pianificazione accurata e una profonda comprensione del target di riferimento. Ci sono diverse tipologie di reward che possono essere utilizzate e sono una componente fondamentale della gamification. Vengono utilizzate come incentivo, per sorprendere o per premiare un risultato raggiunto dagli utenti. Vediamone insieme qualcuna:

1 Status. Lo status è ciò che differenzia un utente dagli altri. Rappresenta l’appartenenza ad una cerchia sociale ristretta, ad uno status symbol. Nei giochi questa ricompensa viene solitamente data ai giocatori più esperti che sono riusciti a distinguersi dagli altri.

2 Accesso. Questo tipo di premio permette agli utenti di interagire con elementi normalmente inaccessibili o bloccati. L’utente ha il privilegio di interagire con prodotti / servizi / persone in anteprima o in modo esclusivo.

3 Ricompensa costante. Ogni volta che l’utente esegue una determinata azione viene erogata la ricompensa. L’utente è consapevole che se adotta un determinato comportamento riceverà una ricompensa specifica.

4 Ricompensa casuale. La ricompensa casuale è molto più coinvolgente e imprevedibile rispetto ad una ricompensa costante. Gli utenti non conoscono fino all’ultimo in cosa consiste il proprio premio.

5 Instant win. Con questo tipo di rewards solo una porzione degli utenti viene premiata. Se l’utente continua ad adottare un comportamento specifico, come continuare ad acquistare, aumentano le sue chance di vincita. In questa modalità i premi solitamente sono più alti dato che le ricompense vengono erogate solamente ad un numero preciso di utenti.

Come abbiamo visto, la gamification può essere uno strumento molto utile per la strategia di loyalty, e, se applicata con le giuste accortezze e in base al target desiderato, può rappresentare un valore aggiunto significativo. Se l’argomento ti interessa e stai pensando di intraprendere un percorso per fidelizzare i tuoi clienti, scrivici all’indirizzo info@liberacta.com oppure visita il nostro sito www.liberacta.com

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